Si stanno avvicinando le elezioni europee, a quanto pare, l’astensione la farà da padrona, unico problema è che l’astensione non serve a nulla. Sia che non ci si rechi alle urne oppure si riconsegni la scheda o altre azioni simili, il risultato è sempre lo stesso: i soliti vanno al potere e chi si oppone non raggiunge il quorum, questo è il piano di chi mette in giro gli slogan accattivanti per invitare al non-voto gli oppositori all’attuale andazzo politico.
Qualcuno penserà che ci sono destra, sinistra e centro contrapposti, ma se fate un’analisi attenta sui provvedimenti della sinistra (al governo fin all’altro ieri con il governo giallo-rosso), poi quelli dell’ammucchiata o meglio inciucio del governo Draghi e in fine quello del governo Meloni, le differenze sui grandi temi europei (immigrazione e guerre) non ci sono, o meglio sono pacifisti quando sono all’opposizione e diventano guerrafondai appena raggiungono il potere, vogliono il controllo dell’immigrazione quando sono all’opposizione e poi frontiere aperte come vanno al potere. Questo al di là di quello che dicono perché tutti sono per la pace e poi nessuno che si oppone efficacemente all’invio di armi a destra e a manca o che avvia canali diplomatici per fermare le guerre.
È chiaro che le elezioni europee sono fatte in modo che, tra gabelle, firme e sbarramenti nessun vero oppositore riesca ad avere una rappresentanza nel parlamento, ma visto che abbiamo questa opportunità di votare, un tentativo è meglio provare a farlo, assodato e provato che astenersi non serve a nulla se non a confermare le forze già presenti nei parlamenti europeo e italiano, proviamo a fare qualcosa che possa risultare efficace al fine di riuscire ad avere qualche voce al di fuori dal coro nelle stanze del potere?
Proviamo a mandare un segnale, se saremo in tanti forse qualche risultato lo avremo. Evitando le liste presenti nel parlamento la scelta si restringe di molto, alla fine le liste che hanno preso le distanze da queste, nella circoscrizione nord est, sono solo due “LIBERTÀ” e “PACE, TERRA, DIGNITÀ”. Proviamoci, nel peggiore dei casi sarà come essersi astenuti, però almeno ci abbiamo provato.
Francesco Falezza
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Spesso si ascoltano le notizie senza pensarci su e in maniera distratta si accetta quanto viene detto in maniera passiva, ecco, di questi tempi, è un comportamento da non tenere assolutamente per evitare spiacevoli conseguenze. La frase “Spegni la TV ed accendi il cervello” è estremamente attuale e saggia in questo periodo dove l’informazione è stata sostituita dalla propaganda.
Oramai i principali canali di comunicazione (TV, radio, giornali, social ecc. ecc.), nella maggior parte dei casi, invece di esporre i fatti con commenti pro
e contro, presentano un’unica e incontestabile versione dell’argomento con lo scopo di condizionare le masse anziché informarle ed aiutarle ad esercitare il pensiero critico.
Per esempio, in questo periodo, è impossibile essere pacifisti senza essere definiti antisemiti o putiniani, a seconda del caso, questo è un chiaro esempio del condizionamento applicato per indurre la masse a pensarla nello stesso modo. Altro esempio, per la guerra in Ucraina, ci raccontano che c’è un aggredito e un aggressore (che però non vale in Palestina), poi ci dicono che c’è la libertà che si difende dalla dittatura, ovviamente, se ci ragioniamo su, invece di accettare questi insulsi slogan, capiamo che se l’Ucraina avesse rinunciato, fin da subito, ad entrare nella NATO, rimanendo neutrale, questa guerra non sarebbe mai iniziata!
È chiaro che sotto c’è la volontà espansionistica USA per estendere il proprio potere ad oriente! Giorgia e Moldavia ricevono importanti finanziamenti e condizionamenti da parte occidentale per lo stesso motivo, questo è evidente e incontestabile! Se invece di accettare gli slogan inculcati dai media ci ragioniamo un po’ su lo capiamo da soli che le tesi che ci propinano non stanno in piedi, sono solo pane per allocchi.
Per non parlare poi della gestione della pandemia, ma c’è ancora qualcuno che pensa che quello che è stato fatto è stato per il nostro bene? Certamente se lo pensate avete un buon cuore e pensate che i politici ragionino come voi, però, sappiate, che, nella società italiana e occidentale non è così, ci sono grossi interessi che muovono le marionette di turno che ci governano. Adesso si scopre che gonfiavano i numeri e, io dico, che anche nascondevano le cure, per cosa? Per convincerci e obbligarci a fare i vaccini. Un affare miliardario in cui certe lobbies hanno lucrato a livelli spaventosi!
Se ne sono fregati che la sperimentazione non era conclusa, ci hanno mentito sulla loro effettiva efficacia, se ne sono fregati dei possibili effetti avversi e, quello che è più grave, hanno limitato le libertà personali, il diritto al lavoro e agli spostamenti, se non accettavi le loro imposizioni!
E la politica? Scopriamo che parlano bene quando solo all’opposizione e poi, quando vanno al potere, fanno il contrario di quello che avevano promesso, destra, sinistra e centro , non c’è differenza, alla fine si comportano tutti allo stesso modo. Lo abbiamo visto e verificato più volte, c’è chi è più bravo a raccontarla e chi meno, ma alla fine fanno gli interessi di banchieri e lobbies straniere mentre il popolo paga. È vero, in tanti stanno ancora bene, ma per quanto? E se ci capitasse di aver bisogno della sanità o della giustizia o di assistenza cosa faremo in questo sistema? La povertà è in continuo aumento, il potere d’acquisto diminuisce e l’inflazione aumenta… che fare? Ci sono le elezioni europee fra poco, si potrebbe mandare un chiaro segnale ai nostri politici facendogli capire che non siamo di destra, di sinistra o centro, ma che siamo svegli! Pertanto se andate a votare è importante non votare alcuno dei partiti presenti in parlamento italiano o europeo adesso, ma solo chi non si è sporcato le mani con queste azioni, meglio correre il rischio che, una volta al potere cambino le carte in tavola, che essere sicuri di essere fregati da chi conosciamo già!
Francesco Falezza
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Ecco un’analisi dei sistemi con cui i potenti che tirano le fila del mondo riescono a farci fare quello che vogliono e/o ad ottenere i risultati desiderati:
Informazione: la corretta informazione dovrebbe esporre il fatto in modo obiettivo e poi far sentire qualche commento/opinione a favore e contro in ugual misura. Come vi sarete accorti, da anni, questo non avviene quasi mai perché l’informazione ha lasciato il posto alla propaganda, cioè comunicazioni a senso unico, che vengono usate per indirizzare e/o condizionare le persone a pensare o agire in una data maniera. Non solo, le voci non allineate spesso vengono censurate o demonizzate. Lo scopo delle principali TV, radio e giornali non è più informare, ma guidare le persone verso i risultati voluti. Cosi nelle guerre e in politica ci spiegano chi è buono e chi è cattivo spesso senza dirci perché, ci insegnano perché fa caldo e perché non piove o perché piove troppo e come cambiare la temperatura del pianeta, ci dicono come curarci e quali sono le malattie più pericolose e come fare a prevenirle, ci chiariscono i dubbi, ci comunicano quali sono i nostri veri problemi e come risolverli, ci espongono cosa dobbiamo mangiare e cosa no, ecc. ecc. In questa frenetica propaganda spesso viene fatto passare per scienza anche quello che scienza non è! Così riescono a convincerci e a condizionarci ancora di più. Spero che non ci sia nessuno così ingenuo da pensare che lo facciano per il nostro bene, quella è solo la scusa, la verità è che lo fanno per indurci a pensare e/o fare quello che vogliono loro. Fateci caso, ma anche film, fiction e intrattenimento vengono usati, in modo sottile e, a volte, subliminale per condizionarci e portarci a pensare in un certo modo.
Politica: come vi sarete accorti cambiano governi e governanti, tecnici e politici di sinistra e destra, ma la linea politica e le azioni di governo non cambiano, tante parole, ma alla fine tutti fanno le stesse cose e, di solito, l’esatto contrario di quanto promesso in campagna elettorale. È evidente che ci sono dei condizionamenti esterni che impongono le scelte indipendentemente dalle forze politiche che vincono le elezioni. Sappiamo che, nelle elezioni politiche, non si possono esprimere preferenze, pertanto i parlamentari sono tutti nominati dalle segreterie di partito ed ovviamente sono costretti a ubbidire sempre agli ordini, tutti allineati e coperti, nessuna voce fuori dal coro. E i capi partito? È risaputo che sono spiati, diversi scandali nel passato ci hanno fatto sapere che i politici vengono spiati, ma a che scopo? Per ricattarli? Così vediamo che parte qualche inchiesta o qualche sputtanamento su giornali e TV per quei politici che prendono iniziative indesiderate. Molti politici sono stai iniziati e istruiti in scuole finanziate da grandi multinazionali ed è chiaro che a loro risponderanno, anche perché loro gli garantiranno il consenso popolare attraverso i mezzi che adesso stiamo analizzando. E poi, non devono scontentare gli USA, l’unico che l’ha fatto, Craxi, abbiamo visto che fine che ha fatto. Ecco che abbiamo capito che i capi partito sono liberi di dire qualsiasi minchiata quando sono all’opposizione per prendere voti, ma poi, una volta al governo, eccoli sottomessi e pronti ad eseguire gli ordini che vengono impartiti.
Elezioni: adesso andiamo a vedere come fanno a fare in modo che le forze desiderate vadano al potere, specifichiamo che destra o sinistra per loro non cambia, quello che conta è che siano forze inserite nel sistema cioè che eseguano gli ordini impartiti e/o non creino problemi alla loro esecuzione. Come prima cosa vengono creati grossi ostacoli alla presentazione di nuove liste elettorali (sproporzionata raccolta di firme autenticate, tempi stretti, varie gabelle o altro), già con questo sistema una grossa fetta (per non dire quasi tutti) gli oppositori al sistema vengono eliminati, poi, quelli che riescono a presentare le liste, vengono regolarmente esclusi dai dibattiti e conferenze, e dai principali canali di comunicazione. La “par condicio” viene applicata solo per le forze politiche di sistema, per le altre, quando sono costretti a darle qualche spazio, o viene dato ad orari impossibili oppure vengono messe in cattiva luce e tacciate di estremismo. Già a questo punto il risultato è compromesso, però viene fatta un’ulteriore mossa strategica, sui canali seguiti dagli elettori dei partiti di sistema viene diramato un forte invito al voto, in modo da limitare al massimo l’astensionismo tra gli elettori di questi partiti, al contrario sui canali d’informazione solitamente usati dai partiti nuovi o anti sistema, viene instillato il principio che l’astensione è un ottimo modo per delegittimare il sistema ottenendo il risultato che molti oppositori e contestatori, astenendosi dal voto, indeboliscono ancora di più questa nuove forze politiche impedendole di superare gli sbarramenti (creati apposta per impedire l’accesso alle stanze del potere alle nuove forze politiche).
Conclusioni: questi è, grosso modo, il complesso di azioni e norme che impediscono una vera democrazia e che fanno sì che l’esercizio del voto non sia veramente libero. Serve ancora andare a votare? Ovviamente, se sono presenti solo i “soliti” partiti, che vinca l’uno o l’altro cambia poco o niente, diverso se sono presenti partiti anti sistema o indipendentisti. Potrebbe essere interessante dare forza a questi partiti per vedere se riescono ad innescare un qualche cambiamento ed a sbloccare la situazione. Però attenzione, perché il sistema potrebbe creare liste civetta, cioè false liste anti sistema, per disperdere il voto antagonista e/o per far rientrare i voti su liste amiche e toglierli ai veri oppositori. La situazione è complicata, ma conoscendo le tecniche che usano si possono mettere in atto delle contromisure per cercare di ottenere dei risultati elettorali che finalmente permettano qualche cambiamento nella giusta direzione e qualche tutela in più per il nostro popolo Veneto.
Francesco Falezza
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Ci troviamo in una situazione un po’ strana, un parlamento che non rappresenta e non ascolta il popolo, almeno questo ci dicono i sondaggi, i partiti che fanno il contrario delle loro promesse elettorali e la gente, a fronte di incredibili aumenti del costo della vita dovuti alle scelte del governo, se ne sta buona, buona senza protestare.
È arrivato il momento di mandare un segnale. È arrivato il momento di muoversi, in maniera pacifica e democratica, è arrivato il momento di sostenere le nostre proposte, le uniche che ci possono tirar fuori da questa situazione, le uniche che ci possono ridare la nostra libertà e una vera democrazia.
Non sono io l’organizzatore, ma ritengo giusto partecipare tutti, in modo trasversale, a sostegno dell’obiettivo che tutti noi condividiamo, le iniziative, in questo periodo, non sono molte, appoggiamo quelle che ci sono, ci sono diversi percorsi per raggiungere la libertà, non sono in contrato tra loro, sono vie parallele, diamoci una mano tutti e uscire presto dalla melma che si chiama italia!
Asolo – Piazza Centrale – sabato 25 giugno 2022 ore 17:30
“MARCIA DEI VENETI PER L’INDIPENDENZA”
Recuperiamo il nostro diritto storico all’indipendenza e alla sovranità della Repubblica Veneta
Usciamo della politiche fallimentari dell’italia e dell’unione europea.
Contro la guerra: affermiamo la politica Veneta della pace e collaborazione internazionale
Francesco Falezza
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Tra la gestione disastrosa della pandemia (+ morti e + danni economici di tutti gli altri stati) e sanzioni alla Russia che provocheranno una crisi economica e disagi anche peggiori, è prevedibile, a breve o, al massimo, a medio termine, un crollo dei consensi dei partiti che ora siedono in parlamento. Questo succederà nonostante la massiccia disinformazione e propaganda di regime, perché oramai il palese e continuo tentativo di orientare l’opinione pubblica tramite fake news, mistificazioni e censure dei media mainstreams è arrivato a tal punto che anche i più ingenui e sprovveduti se ne sono accorti.In effetti chi oggettivamente e obiettivamente, al di là del proprio orientamento politico, potrà rivotare uno qualsiasi dei partiti presenti ora in parlamento (destra, sinistra, centro, maggioranza od opposizione)? Forse qualcuno talmente ingenuo e disinformato d’aversi bevuto la propaganda dilagante, si certo, aggiungiamo chi, con la politica, ci guadagna… ma il crollo dei voti, oltre ad essere inevitabile è anche facilmente prevedibile! E come l’ho previsto io, l’avranno previsto, già da tempo, gli studiosi di politica del regime che ci opprime, e secondo voi, questi “personaggi”, accetteranno di farsi mettere da parte? Non parlo, ovviamente dei burattini che guidano questi partiti, ma dei burattinai che muovono le fila da dietro le quinte...
In questi casi cosa fanno? Creano la finta alternativa! Una seducente alternativa rivoluzionaria, in perfetta opposizione all’attuale regime, ma che nel caso i soliti partiti perdano il potere, siano pronti a sostituirli con altri che siano sempre manovrati dagli stessi burattinai e allineati al loro volere. Così, dopo un grande cambiamento delle forze politiche ci ritroviamo come prima o forse anche peggio di prima.
Questo è già successo diverse volte, dalla fine di DC e PSI che hanno governato dal dopo guerra fino a circa i primi anni ’90 si sono susseguite le più svariate sigle politiche di destra e di sinistra, che hanno fatto finta di cambiare tutto affinché nulla cambi, anzi le cose che hanno cambiato, hanno peggiorato sensibilmente la situazione: sempre meno democrazia, meno rispetto della Costituzione, sempre meno libertà di informazione, sempre più controlli e meno libertà e diritti per i cittadini!
Il problema sarà distinguere le forze politiche di autentico cambiamento e di buoni intenti da quelle sponsorizzate sottobanco dai burattinai di regime, perché, in queste operazioni sono molto bravi e riescono anche a servirsi di persone oneste che agiscono per loro senza rendersene conto, rendendo così difficilissimo distinguere il buono dal cattivo, la forza politica onesta da quella corrotta o manovrata.
Ma c’è un sistema infallibile per avere la certezza di non sbagliare, l’indipendentismo Veneto! Sì, anche qua ci sono le liste civetta, ma hanno connotazioni autonomiste, l’indipendentismo è l’unico vero cambiamento possibile e non di facciata. È l’unico che può evitare ai burattinai di continuare a manovrare da dietro le quinte e che può dare quelle risposte che i cittadini aspettano da tanto.
Ma anche l’indipendentismo ha dei problemi che, infine, si riducono a due principali e cioè la mancanza di unità e progettualità politica… risolti questi non ce n’è più per nessuno!!
Francesco Falezza
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Nelle democrazie il potere più forte non è il legislativo, l’esecutivo o quello giudiziario, ma l’informazione, perché attraverso l’informazione, opportunamente indirizzata, si riescono a controllare e indirizzare le masse dei cittadini, e, se ci fate caso, l’informazione è sottratta al controllo democratico.
Chi comanda nelle (pseudo) democrazie? Chi controlla l’informazione! Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che senza una informazione corretta, libera e indipendente non ci si trova in un sistema democratico e libero. Infatti il nostro cervello funziona come un elaboratore elettronico e per fornire ragionamenti e risposte corrette ha bisogno che i dati inseriti siano giusti, se inseriamo dati errati o distorti il risultato sarà sbagliato e/o alterato. Se io conosco come funziona l’elaboratore o nel caso di un essere umano, conosco come funziona il ragionamento, so bene quali dati inserire per ottenere la risposta desiderata. Questo è quello che succede nelle pseudo democrazie (come la nostra): attraverso un’informazione a senso unico vengono fornite notizie più o meno pilotate per indurre e provocare la reazione desiderata nella maggior parte della gente, non serve convincere e/o condizionare tutti, ma è sufficiente la maggioranza, perché, in democrazia, è la maggioranza che comanda, anzi tollerare delle piccole opposizioni fa bene al sistema perché serve a convincere le masse che ci troviamo in un sistema libero e non in un regime.
Altra cosa di cui si deve occupare l’informazione di regime è quella di evitare il pensiero critico, cioè il ragionamento individuale libero! Per questo, fateci caso, tendono a nascondere o ad offuscare il fatto accaduto e vengono fornite opinioni preconfezionate nelle quali ci si deve riconoscere. Per esempio se si tratta di spiegare e parlare di una determinata legge in approvazione nel parlamento, non ti fanno vedere il testo e te lo spiegano, (così ti faresti una tua idea), ma ti fanno sentire l’opinione di tizio, caio e sempronio così non potrai fare nessun ragionamento, non esprimerai nessuna idea, ma potrai solo conformarti alle idee espresse da tizio, caio o sempronio, che ovviamente saranno tutte funzionali al sistema.
Altro problema che deve affrontare l’informazione di regime sono le menti e i pensatori liberi, perché questi pongono domande, sollevano dubbi, verificano se le notizie sono vere, si informano, controllano i dati dalle fonti e questo può minare la credibilità dell’informazione mainstream, non solo, ma con questi non ci si può nemmeno confrontare e/o discutere, per due grossi motivi, primo perché spesso hanno ragione e da un dibattito aperto questo salterebbe fuori e, secondo, ma non meno importante, il dibattito “fuori dallo schema” prestabilito stimola il ragionamento e lo sviluppo di un pensiero libero e indipendente nello spettatore, cosa che non può essere assolutamente tollerata. Allora entra in gioco la “demonizzazione” dell’oppositore al pensiero unico imposto, qualsiasi contestazione, ma anche qualsiasi semplice dubbio viene catalogato come assurdo, improponibile, irragionevole e insensato. Facciamo qualche esempio: se uno solleva qualche dubbio sull’efficacia e sicurezza di un “certo vaccino”, anche se scienziato di fama, diventa subito un “NO-VAX”, se uno è pacifista e contrario all’invio di armi diventa subito un “PUTINIANO”, se uno mette in dubbio la correttezza di qualche provvedimento governativo e/o ha qualche sospetto di corruzione su qualche acquisto anomalo allora diventa subito “COMPLOTTISTA”, se infine uno mette in dubbio le notizie e i dogmi dispensati dall’informazione di regime ecco che diventa subito tutte e tre le cose insieme e anche TERRAPIATTISTA!!
Ma se invece di accettare passivamente le opinioni che ci (tele)trasmettono cominciamo a ragionarci un po’ su capiamo all’istante della propaganda e delle assurdità che ci dicono, tipo: l’invio di armi è pace, accendere il condizionatore è guerra, un bar code obbligatorio per poter muoversi è libertà! Meglio spegnere la TV e accendere il cervello!
Francesco Falezza
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Ogni regime ha bisogno di auto legittimarsi ed auto incensarsi per esercitare il proprio potere e la propria forza, specialmente quando non ce l’ha. Ci hanno raccontato spesso delle varie storie che le dittature comuniste e nazi/fasciste hanno inventato nel passato per avere e mantenere il potere, noi, dall’alto del nostro sapere pensiamo e ci chiediamo: “Ma come hanno potuto credere le genti a simili fandonie?”
Allora, veniamo a noi, al cosiddetto periodo storico chiamato “Risorgimento”, un nome che quasi richiama a un Rinascimento Bis, ma è stato proprio una rinascita o addirittura una risurrezione? Ce la raccontano giusta o è solo propaganda? Le cose sono andate come ce le raccontano e come studiamo sui libri di storia? Per capire dobbiamo attenerci ai fatti, lasciar perdere retorica e propaganda di regime! I fatti e la situazione reale in cui si è trovata la popolazione ci possono far capire cosa è stato per il popolo Veneto e per i nostri avi quel periodo.
Situazione politica: Il popolo Veneto prima del risorgimento era organizzato in una repubblica e godeva di una situazione economica di benessere, poi, dopo la conquista, la devastazione e la sanguinosa repressione di Napoleone delle insurrezioni con le relative razzie di ricchezze e opere d’arte, si ritrovò sotto un impero prima e un monarchia dopo. Da repubblica avanzata e illuminata d’Europa, dove trovavano rifugio scienziati e artisti perseguitati altrove, siamo regrediti a sudditi di imperatore e re, con una illusione di democrazia che non si è ancora realizzata compiutamente nei nostri giorni.
Guerre: Le cosiddette guerre d’indipendenza, non sono state altro che dei tentativi di conquista del lombardo veneto! In quel periodo i giovani veneti facevano il servizio di leva nell’esercito e nella marina austriaca, combatterono valorosamente sconfiggendo le truppe italiane a Lissa e a Custoza. I prigionieri veneti, alla fine delle ostilità, non furono liberati, ma lasciati morire di stenti nelle carceri piemontesi, colpevoli di aver fatto il loro dovere.
Situazione economica: La principale risorsa economica della repubblica Veneta era il commercio, con al perdita dell’indipendenza e la sottomissione all’impero d’Austria prima e al Regno d’Italia poi, perse ambasciatori e rappresentanti all’estero e così la possibilità di commerciare in sicurezza. A questo segui la famosa tassa sul macinato istituita per ripagare i debiti delle guerre italiane, e questo impoverì e affamò ancora di più la popolazione veneta.
Emigrazione: La crisi economica scatenata dall’invasione italiana e la mancanza di speranza di risolvere la questione a breve, determinò una forte emigrazione verso l’estero, in particolare le Americhe. In più ondate circa la metà della popolazione veneta abbandonò la propria terra.
Come possiamo ben vedere il cosiddetto risorgimento non comportò alcuna rinascita, ma fu un disastro su tutti i fronti. Ci portò guerre, distruzione economica, miseria, fame e problemi sociali che portarono molta gente ad abbandonare la nostra terra. Invece la propaganda di regime ce lo fa vedere come un periodo di grandi conquiste sociali e democratiche, quando invece abbiamo visto benissimo cos’è stato per noi veramente!
Pertanto chiamiamolo col suo vero nome: DECADIMENTO!
Francesco Falezza
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Si potrebbe dire: c’era una volta la destra e la sinistra. C’era una destra teoricamente più orientata al liberismo e una sinistra orientata al socialismo e comunismo. Una destra che rappresentava il ceto medio benestante e una sinistra che rappresentava la classe operaia e i ceti sociali più deboli. Almeno sulla carta era così, ma adesso cosa sono diventate queste due identità? Andiamo a vedere e analizzare la realtà odierna:
La sinistra italiana negli ultimi anni si è resa responsabile di una drastica riduzione dei diritti dei lavoratori, ha notevolmente innalzato l’età pensionabile e ridotto drasticamente l’assegno pensionistico, si è resa corresponsabile di enormi tagli ai servizi sociali e sanitari, ha alimentato e favorito una massiccia immigrazione incontrollata con la conseguenza di un aggravio della spesa sociale e successiva riduzione dei servizi a discapito delle classi e persone più disagiate. Non solo, in conseguenza a questo, ha creato e sta creando una notevole quantità di forza lavoro che, non trovando sbocchi, sarà costretta ad accettare condizioni di lavoro sotto pagate e vessatorie e facile preda dello sfruttamento, dell’illegalità e della criminalità. Non ha fatto nulla per eliminare la corruzione e lo spreco di denaro pubblico, niente per far funzionare la giustizia e la libera informazione. Possiamo affermare, senza paura di sbagliare, che un dittatore schiavista, non avrebbe saputo fare di peggio.
Spostiamoci un po’ verso destra e andiamo a vedere i grillini cos’hanno combinato: qua siamo al paradosso, cioè hanno fatto esattamente e puntualmente il contrario di quanto hanno sempre predicato. Da NOTAV a TAV, da NOVAX a VAX, da NOEURO a EURO, da no clandestinità a porti aperti, da no indagati a no condannati a... valutiamo la situazione, da due mandati a forse qualcuno in più, per non parlare delle promesse su giustizia, lavoro, sicurezza, economia e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo condito da una buona dose di pressapochismo, qualunquismo, inesperienza e incapacità.
Continuiamo col nostro percorso e una menzione speciale la merita la Lega ex Indipendenza della Padania e diventata ora la Lega di sottomissione all’italiana repubblica, un’inversione di rotta di 180°, ciò che era male adesso è bene e quello che era bene adesso è male. L’indipendenza non è stata retrocessa a federalismo, ma regredita a illusione di autonomia che… si farà forse e quando si potrà.
Certo tutte queste sono scelte politiche legittime anche se contrarie alla storia, ai programmi e ai principi dei partiti che le hanno portate avanti fino a ieri, ma quello che mi stupisce di più è la reazione dell’elettorato: mi sarei aspettato dei risultati da prefisso telefonico per questi movimenti, va bene, aggiungiamoci pure tutti i parassiti che vivono alle spalle del potere, ma sicuramente non arriviamo ai numeri che ci dicono i sondaggi. Addirittura la Lega non solo non ha perso il vecchio elettorato, ma ne ha acquisito di nuovo, pensate che conosco diversi indipendentisti Veneti che la votano e lo dichiarano apertamente! Mi viene da pensare: “Ma la gente è consapevole di cosa vota?”
Continuando con il paradosso della politica italiana a destra troviamo una maggior tutela delle classi più disagiate e dei diritti di lavoratori e imprese, ovviamente adesso, ma siccome li abbiamo già visti al potere, sappiamo che si tratta solo del solito teatrino della politica di opposizione, ma se e quando andranno al governo saranno ben allineati e coperti in coerenza coi provvedimenti presi finora dai governanti italiani.
Altro paradosso della politica italiana è la tutela delle diversità, in Europa e nel mondo è la sinistra la paladina della tutela e rispetto delle diversità, siano esse di ordine sessuale, etnico o culturale! Ma per quella italiana le diversità degne di rispetto sono solo quelle straniere non di certo quelle italiche. Se i Tibetani, i Curdi, i Ceceni, i popoli Africani ecc. ecc. reclamano la loro libertà sono vittime che vanno aiutate, se lo fanno i Veneti, i Sardi o i Siciliani sono egoisti che vanno repressi e, se possibile, anche incarcerati! In Europa gli indipendentisti, come quelli Catalani, Baschi, Scozzesi ecc. ecc. sono principalmente orientati a sinistra, proprio per la tutela delle diversità, invece la sinistra italiana è pure nazionalista e quando il socialismo incontra il nazionalismo non da origine a delle belle cose, la storia dovrebbe avercelo insegnato. Colgo l’occasione per un accenno all’Europa che critica tanto Russia, Egitto, Cina e Turchia per la repressione di popoli e oppositori politici, mentre tollera, anzi approva, il processo e la carcerazione per motivazioni politiche di indipendentisti catalani e veneti! A destra, al contrario, continuando nel capovolgimento politico italiano, dicono di volere l’autonomia e rispettare le diversità dei popoli che abitano la penisola italica, ma, sarò sincero, io non ci credo perché finora l’hanno dimostrato solo a parole.
Concludendo le diciture destra e sinistra non hanno più senso, non indicano più niente, sono solo categorie che appartengono al passato prive di significato col solo scopo di abbindolare elettori legati affettivamente all’una o all’altra parte; infatti adesso sono quasi tutti nell’ammucchiata di governo, una volta si chiamava inciucio, se vi domandate perché, io vi dico che penso che sia solo per spartirsi il “Recovery Found”, della serie “Franza o Spagna purché se magna!”
Unica salvezza? Libertà per il popolo Veneto!
Francesco Falezza
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Tra le tante chiusure quella più lunga e duratura è stata e permane ancora quella delle attività motorie: palestre e piscine chiuse, attività sportive sospese. Questo denota una concezione dell’attività motoria come svago e agli svaghi, in tempo di pandemia, si può rinunciare per evitare contagi. Purtroppo non è così; infatti una corretta attività motoria è una delle cose indispensabili per rimanere in salute! Questo ci fa capire che siamo di fronte ad un’abissale ignoranza in campo medico e salutistico, poi pensate, che c’è stato un periodo in cui addirittura, per evitare contagi, è stata vietata perfino l’attività motoria in solitaria, una decisione che, oltre a non aver alcun fondamento scientifico, non avrebbe mai preso neppure un idiota (Q.I. < 20) visto che è tanto inutile quanto dannosa. Comunque non solo l’attività motoria è necessaria per mantenerci in salute, ma anche un corretto apporto di sali minerali e vitamine è indispensabile e così, anche se siamo affetti da qualche grave patologia, riusciamo a superare le influenze stagionali, Covid compreso, senza gravi conseguenze e se proprio, i sintomi fossero preoccupanti, con una cura appropriata e precoce possiamo guarire velocemente; ma tutto questo, a quanto pare, non è conosciuto dai soloni delle medicina italiana che conoscono solo chiusure più o meno assurde e costosi vaccini.
Così a causa dell’impossibilità di effettuare attività motoria e poter uscire alla sera ho dovuto ripiegare su altre attività e mi sono messo a guardare alcune serie televisive e, visto che non sopporto le telenovelas fatte di pettegolezzi e love stories, mi sono buttato sulla fantascienza, che quasi sempre, ha situazioni catastrofiche e/o apocalittiche che, se non altro, servono da consolazione visto che la nostra situazione, fortunatamente, non è ancora arrivata a questo punto. Il filo conduttore che è presente in tutte queste fiction fantascientifiche è una serie di decisioni errate prese per rimediare ad eventi disastrosi che non fanno altro che peggiorare la situazione: decisioni sbagliate, prese da persone sbagliate, nel posto e momento sbagliato, così il problema si ingigantisce e diventa ancora più grande di quello che è. Per fortuna sono fiction, però la realtà è così diversa? Purtroppo no! Le decisioni prese in campo economico, sanitario, migratorio senza regole ed ecologico ci stanno portando lentamente, ma inesorabilmente, verso una catastrofe economica, sanitaria, umanitaria ed ecologica di dimensioni epocali, e non si tratta di fiction, ma delle nostre vite.
Anche se andiamo nel nostro passato vediamo che è stato spesso così: decisioni sbagliate fatte da persone sbagliate nel momento e posto sbagliato: torniamo al 12 maggio 1797, quando il Maggior Consiglio (parlamento della Repubblica Veneta) decise, pur in mancanza del numero legale, di affidare i propri poteri alla Municipalità Provvisoria, spaventato dall’arrivo delle forze armate francesi guidate da Napoleone. Una decisone che, nonostante la dichiarazione di neutralità, comportò la fine della libertà del nostro popolo e la sottomissione a dominatori stranieri. Una decisone che si è dimostrata sbagliata per tre motivi: primo aver considerato Napoleone invincibile, secondo pensare che avrebbe rispettato gli accordi, terzo, ma non ultimo, che fosse portatore di Liberté, Egalité e Fraternité, quando invece libertà, legalità e fraternità ce le ha portate via, assieme ad una grande quantità delle nostre enormi ricchezze e delle nostre numerose opere d’arte. Ma non si è limitato a questo, ha distrutto e cercato di cancellare la nostra storia, i nostri usi e costumi, la nostra cultura e i nostri simboli, in parole povere ha cercato di annientarci come popolo, cosa poi continuata dai dominatori che gli sono succeduti nel tempo, cioè Austria e Italia. In pratica Napoleone per il popolo Veneto è stato come Hitler per gli Ebrei, la differenza è che, mentre il piano di Hitler non è riuscito, a quello di Napoleone manca poco al suo compimento. A quel tempo la reazione del popolo Veneto fu feroce, ma fu repressa nel sangue, adesso l’ignoranza storica e culturale in cui è tenuto il popolo Veneto sta completando il lavoro.
A dir la verità, da circa trent’anni stiamo lottando per cercare di rimediare a questi errori, ma purtroppo gli errori continuano a ripetersi anche adesso, così, dopo tutto questo tempo, siamo ancora al punto di partenza. Nonostante l’impegno e la dedizione di molti, la serie di errori non si è fermata, così l’indipendentismo veneto sembra fermo al palo. Einstein diceva che è da pazzi continuare a fare le stesse cose e aspettarsi risultati diversi: questo dovrebbe spronarci a percorrere nuove strade e a smetterla di continuare a fare sempre gli stessi errori.
Purtroppo nessuno ha la sfera magica per capire quale sia la strada giusta da percorrere e non abbiamo nemmeno un Mosè che ci possa liberare dalla schiavitù, però abbiamo l’intelligenza e, unendo le forze, è probabile che riusciamo ad ottenere grandi risultati. È inutile rimanere divisi in tanti movimenti più o meno piccoli che dicono le stesse cose, serve unità!
Francesco Falezza
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Molto si è parlato del caso Palamara, definito come pecora nera della magistratura, perché come presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e membro del Consiglio Superiore della Magistratura avrebbe tramato con dei parlamentari politici e altri magistrati per condizionare nomine, incarichi e promozioni dei magistrati.
La cosa ha fatto abbastanza scalpore, ma non tutto quel can can che mi sarei aspettato; infatti siamo di fronte ad azioni che minano e compromettono l’indipendenza della magistratura come previsto dell’art. 104 comma 1 della Costituzione Italiana: “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.” A mio parere un atto del genere può benissimo essere considerato eversione dell’ordine costituito, quale azione è più eversiva di togliere l’indipendenza alla magistratura? È vero, non è stata usata violenza, ma condizionare e/o deviare la magistratura non è violenza? Le sentenze e le inchieste, se fatte per finalità politiche, non sono violenza? Non è minare l’ordine democratico? Al tempo del fascismo la magistratura era fortemente condizionata dalla politica, stiamo tornando a quel periodo?
Quello che è più grave è che ci è stato detto che non si tratta di un pecora nera, ma di un vero e proprio “sistema” e fino ad ora per scardinare o porre fine a questo sistema non è stato fatto nulla! È chiaro che continuerà ad essere così, magari in maniera più accorta, fino a che non verranno messe in atto quelle riforme che metteranno fine a queste macchinazioni per condizionare la magistratura.
Adesso siamo sicuri che gli attori (magistrati e politici) che hanno messo in piedi questo sistema di condizionamento della magistratura faranno o consentiranno quelle riforme per porre fine a questo impianto? Io penso di no, tra pandemia, vaccini, paure e insabbiamenti chi ci penserà più?
Eppure una giustizia veloce, giusta e garantista è una elemento chiave del sistema democratico, e noi non ce l’abbiamo e non c’è speranza di vederla a breve.
Anche l’informazione è un elemento chiave del sistema democratico, solo che l’italia è al 41° posto per libertà di informazione dietro Burkina Faso e Botswana, a questo aggiungiamo le liste bloccate senza primarie obbligatorie e pubbliche, per l’elezione del parlamento, e la frittata è fatta. Questo comporta che i deputati e senatori non sono altro che dei nominati dalle segreterie dei partiti, e che devono stare agli ordini se vogliono conservare il posto! Forse si possono chiamare burattini? E i segretari di partito sono persone libere o al sodo di qualche lobby?
Riassumiamo la giustizia è lentissima e condizionata (assistiamo continuamente a sentenze “politiche e/o creative) pertanto non c’è , l’informazione non è molto libera e obiettiva, le elezioni sono delle farse in cui le segreterie di partito nominano i parlamentari che ci rappresenteranno. Allora visto che giustizia, informazione ed elezioni popolari sono il fondamento e le condizioni necessarie perché ci sia la democrazia, significa che in Italia la democrazia non c’è!
Care signore ed egregi signori liberiamoci quanto prima da questo schifo!
Francesco Falezza
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