Tempo fa è stata fatta un’indagine a Venezia per scoprire le caratteristiche del codice genetico dei veneziani e così scoprire il vero DNA (codice genetico) veneto, non so come sia andato finire quello studio, ma ogni tanto si sente tirar fuori questo discorso che riguarda il DNA Veneto, chi lo usa per trovare un ipotetico codice caratterizzante, chi invece, al contrario, lo usa per affossare e scoraggiare le spinte indipendentiste venete.
Per chiarire i nostri dubbi ci possiamo far aiutare dalla storia, andando indietro nel tempo, analizzando i popoli che sono passati e si sono stabiliti nei nostri territori possiamo scoprire qual è il vero codice genetico veneto e anche se ha senso, nel terzo millennio d.C., parlare ancora di genetica per definire un popolo.
Il popolo Veneto è nato dalla fusione delle popolazioni indigene dei nostri territori chiamate Euganei, con i Veneti propriamente detti, ancora non si conosce bene da dove giungessero questi “Veneti”, una leggenda parla addirittura dei troiani, ma la verità è che non si sa con certezza e non ci sono studi approfonditi al riguardo , esistono solo svariate teorie.
A questi due popoli vanno aggiunti anche i Cenomani, i Camuni, i Reti ed Illiri (spesso confusi coi veneti stessi) che prima sono stati vicini, poi alleati e infine assimilati e assorbiti dal popolo Veneto completamente o in parte.
A questo punto ci rendiamo conto che il DNA Veneto è già un bel cocktail … dopo questo periodo i veneti, assieme con i latini diedero vita all’Impero Romano (
vedi storia) ed è pensabile che anche coi latini ci sia stato un certo rimescolamento dei codici genetici, visti gli intensi rapporti trattenuti con Roma.
Dopo il periodo Romano ci furono le cosiddette “Invasioni Barbariche”: molti popoli germanici passarono o si stabilirono nelle nostre terre, pensiamo a Visigoti, Vandali, Unni, Goti solo per accennarne alcuni, fu proprio in questo periodo che nacque Venezia, unica città che rimarrà indenne dalle scorribande barbare.
Anche in questo caso, per quello che riguarda l’entroterra, è facile intuire che il DNA Veneto abbia subito ulteriori rimescolamenti dovuti a queste invasioni.
Passato anche questo periodo la Serenissima riesce a liberare le terre Venete e il popolo Veneto si ritrova unito, ma anche in questo periodo è pensabile un certo rimescolamento di DNA dovuto agli intensi scambi commerciali con altri popoli e l’oriente. In Venezia c’era il “Fondaco dei Todeschi”, quello dei Turchi, il ghetto Ebraico, non solo, ma altre genti vivevano in simbiosi nei territori veneti, pensiamo ai Cimbri, ai Croati, ecc. , anche in questo caso un certo scambio di DNA è molto probabile, per non dire certo.
Dopo il felice periodo di unità e prosperità della Serenissima, dal 1797 arrivano le invasioni straniere quella francese prima, quella austriaca dopo e infine quella italiana. Anche in questo caso assistiamo a un certo rimescolamento di DNA, accentuato anche dal fatto che la miseria provocata da queste invasioni induce una moltitudine di Veneti ad emigrare.
Dalla nostra storia possiamo renderci conto che il DNA veneto è frutto di un miscuglio tale da renderne quasi impossibile l’identificazione in un ceppo univoco, così ognuno di noi può riscoprirsi con i caratteri genetici più disparati… e allora? A qualcuno potrebbe venire la tentazione di obiettare, ma allora il popolo veneto non esiste… ma, se fosse così, non esisterebbero nemmeno il popolo italiano o quello statunitense, popoli con molta meno storia della nostra e molto, molto più variegati… Ma non è così i popoli non sono qualcosa relativo alla omogeneità genetica, ma i popoli sono identità, cultura e territorio e la genetica non centra.
E’ importante rendersi conto che nel concetto di identità di un popolo la genetica non centra o
centra marginalmente, pertanto le ricerche sulle caratteristiche genetiche non hanno senso se servono per identificare un popolo. Infatti nessuna definizione di popolo, da qualsiasi parte la si prenda, include la genetica, di questo ce ne possiamo rendere conto constatando che Il progetto di italianizzare il veneto spingendo molti italiani a stabilirsi qui è sostanzialmente fallito, perché già i figli di prima generazione, ma anche molti dei nuovi venuti, si sentono più veneti degli indigeni e ci stanno dando una gran mano a riavere la nostra libertà.
Certamente abbiamo visto quanti danni sono stati fatti in passato per il mito della razza pura e non penso sia il caso di ripercorrere questa strada. Possiamo notare, invece, che gli apporti genetici e culturali dei popoli e delle persone che sono passate o si sono stabilite qui, non solo non hanno annacquato la cultura veneta, ma addirittura l’hanno rafforzata e arricchita. In pratica non hanno fatto altro che buttare carburante sul fuoco della cultura veneta…
Indubbiamente la cultura germanica e latina hanno influenzato i veneti e certamente c’è chi si sentirà più affine all’una o all’altra, personalmente mi piacciono entrambe. Potremo definire i veneti il giusto mezzo tra l’efficienza e la freddezza germanica e la movida e il temperamento latino. Ma allora chi siamo? Sicuramente siamo italici, perché ci troviamo a sud delle Alpi, sicuramente siamo latini, perché la nostra lingua è neo-latina, ma altrettanto sicuramente siamo Veneti e non italiani come vorrebbero farci credere. Così come i Portoghesi sono ispanici, latini e iberici, ma non sono spagnoli, così come gli austriaci sono germanici, ma non sono tedeschi, così noi Veneti sino italici e latini, ma non italiani! Lo dice il territorio, la storia, la cultura e l’identità del nostro popolo.
C’è da dire però, che i mezzi di persuasione di massa (tv, giornali, cinema, scuola ecc. ecc.) ora sono diventati molto potenti ed effettivamente il rischio che riescano a cancellare il nostro popolo è diventato concreto. Non possiamo permettere che un popolo con una storia pluri-millenaria come il nostro venga cancellato unicamente per sfruttare le nostre risorse economiche che servono per mantenere uno stato marcio e corrotto come quello italiano… è arrivato il momento di chiedere e pretendere con forza la nostra libertà e salvezza!